Venerdì 11 Aprile 2014, alle ore 20 la maestosa piazza di Grammichele (provincia di Catania) si accenderà di “Passione”; infatti andrà in scena la storia di Gesù Cristo dall’entrata gloriosa a Gerusalemme fino alla resurrezione, passando per la condanna a morte e la crocifissione resa scenicamente per la prima volta e sarà una passione di Cristo "esagonale"!
Sono cinquanta i personaggi coinvolti nel progetto e una particolare cura è stata data ai costumi in parte noleggiati, in parte realizzati dall' istituto professionale(settore moda) IIS "C.A. Dalla Chiesa", Caltagirone e in parte cuciti da attente sarte. Le Muse ispiratrici sono il grande cinema Di Zeffirelli e Gibson ma anche i meravigliosi abiti di alcuni dipinti raffiguranti scene sacre del Caravaggio, Gentileschi, Bassano e naturalmente Michelangelo.
La Madonna avrà un manto lungo quasi 10 metri. “Il dolore di una madre che vede il proprio figlio morire è enorme ed ho pensato di rendere “scenicamente” tale dolore con un costume maestoso”, spiega il direttore artistico Paolo Giaquinta.
Reduci dal grande successo del primo presepe vivente al parco archeologico di Occhiolà (Grammichele), l’associazione “La Meridiana” sta preparando un altro grande evento continuando a raccontare la storia di Gesù. “Lo abbiamo visto nascere, ora lo vedremo morire e risorgere” dice il presidente dell’associazione, Antonio Aiossa.
Sarà la meravigliosa piazza esagonale il palcoscenico “naturale” di questo grande evento. “Le scene che vanno dall’entrata di Gesù a Gerusalemme fino alla condanna a morte prenderanno luogo tra il sagrato della chiesa Madre e il palazzo comunale", spiega il direttore tecnico, geom. Pietro Palermo, e continua: “la via crucis, dove Gesù incontrerà sua madre, il cireneo, la veronica e le pie donne, si svolgerà lungo “la salita” di corso Roma, che porterà, in cima, alla chiesa S. Addolorata (meglio conosciuta come Chiesa Calvario) dove, immaginando di essere sul golgota, il cristo verrà crocifisso."
Il tema fondamentale della manifestazione è la Speranza. La disperazione dell’uomo di fronte alle crudeltà del mondo e la speranza in Dio che ha permesso che il suo unico figlio venisse ucciso affinché i molti credessero. A fronte di tutto ciò che accade nel mondo, Dio dov’è? Con questo interrogativo parte lo spettacolo. La manifestazione, infatti, si aprirà con la disperazione, prima danzata dai ballerini della scuola locale di danza Body Art diretta da Selma Gurrieri e poi cantata. “Dimmi dove sei, mentre qui si ammazzano, mentre qui combattono” è uno dei versi della canzone di apertura degli O.R.O. reinterpretata per l’occasione da due giovani artisti grammichelesi. E dopo inizia la storia del figlio di Dio.
La passione di Cristo 2014 racconta di Gesù ma parla dell’uomo.
Il Cristo “grammichelese” gioisce, si arrabbia, si sente tradito, si dispera e si sente, come a molti uomini accade, nel momento di maggiore sofferenza, abbandonato da Dio. Gesù era il figlio di Dio ma era anche un uomo.
Perché Giuda tradisce? “A lui non servono le mie idee” dirà. Forse, Giuda tradisce il suo maestro perché non si sente più amato.
Ricco di sfumature è il personaggio di Pilato. E’ il generale, la massima autorità ma anche il sottoposto a Cesare, l’uomo sicuro di sé che cerca la verità che forse quel Gesù rappresenta. Ed è anche l’uomo innamorato di Claudia, sua moglie che lo implora di “non condannare quel galileo”.
La musica, ancella fedele che accompagnerà tutta la rappresentazione, è dei grandi compositori come Beethoven, Offenbach, Brahms, Handel, Bernstein e molti altri grandi.
L’impianto di amplificazione garantirà un’ottima qualità del sonoro durante tutta la manifestazione, producendo effetti speciali nei cuori di chi ascolterà.
Particolare rilievo verrà dato alla figura di Giuda, di Claudia, moglie di pilato e di Maddalena.
La passione di Cristo è un evento che è cresciuto pian piano. Siamo giunti alla terza edizione e tante saranno le sorprese. L’obiettivo principale sarà quello di far sussultare i cuori del pubblico, che in quella serata si sentiranno coinvolti dai personaggi nella rappresentazione degli eventi.