Lo Zingaro incanta per la sua aspra bellezza, per i colori intensi in ogni stagione, per le bianche calette incastonate in un mare turchese, per le onnipresenti palme nane e la rigogliosa macchia mediterranea, per i tenaci olivastri e i maestosi carrubi da dove si intravedono le armoniose forme delle case contadine. E tuttavia questa sua bellezza è intimamente legata al mare, che non è soltanto il confine geografico, ma lo sfondo costante del paesaggio e il complemento indispensabile dei suoi aspetti naturalistici. Le calette tutte ciottolose viste dal mare hanno l’aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco delle muraglie dolomitiche che entrando da Sud, versante Scopello, e andando verso Nord prendono il nome di Cala della Capreria, Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala della Disa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella e Cala Torre dell’Uzzo, il cui substrato calcareo esalta la trasparenza dell’acqua. Alghe rosse, madrepore, anemoni e rose di mare fanno, poi, dei fondali un vero e proprio giardino marino ricco di pesci dalle livree coloratissime ricordando un ambiente dal gusto tropicale.
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